Gay & Bisex
Marco 1970
di marco191963
07.05.2022 |
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"Il tutto rientrava nella normalità in quella casa e tra una risata e l’altra entrò sotto la doccia..."
La famiglia di Tonino era tutta particolare, non ci avevo creduto alle dicerie di piazza ma un giorno dovetti ricredermi.Con Tonino l’amicizia in poco tempo si trasformò in passione. La sua presenza mi creava uno stato di turbamento che non mi faceva rimanere tranquillo.
Lui, molto scaltro non perdeva occasione per sottomettermi ai suoi voleri.
Avvenne tutto quel pomeriggio che mi chiese di accompagnarlo a casa.
Una volta a casa, salutata la mamma, donna sulla cinquantina molto solare, che da subito mi chiese di chiamarla Nunzia.
Tonino, nel frattempo, si era tolto la camicia mostrando con orgoglio i suoi addominali., lasciandomi incantato a guardare un corpo villoso e muscoloso.
Dopo la camicia, con tanta naturalezza si denudò completamente mostrandomi il cazzo che gli penzolava tra le gambe.
Il tutto rientrava nella normalità in quella casa e tra una risata e l’altra entrò sotto la doccia.
Ci resto per diverso tempo e quando uscì si avvolse in un grande telo azzurro.
La mamma chinata con la testa all’ingiù raccoglieva gli indumenti sporchi da lavare ed esponendo il fondo schiena ai nostri occhi.
Tonino se esitare si portò dietro di lei poggiandole il cazzo sul culo simulava di fotterla.
La cosa che più mi colpì fu la non reazione della mamma, anzi sorrideva divertita.
Dal cazzo di Tonino che era diventato duro mi resi conto che non stava scherzando per niente, anzi mi incitava a guardare il culo della mamma.
Una volta finito con la mamma mi chiese di seguirlo nella sua camera.
Io come un cagnolino che obbedivo alla sua volontà lo seguii ed una volta in camera, socchiuse la porta e dopo essersi denudato completamente mi passò il tubetto della crema e mi invitò a spalmargliela sul corpo.
Dopo essermi unto le mani di crema da dietro incominciai un lento massaggio sul collo per poi scendere alle spalle. Sotto i miei massaggi sentivo che il corpo cedeva ad un rilassamento. Versai direttamente la crema sulla schiena e i massaggi diventavano carezza prima sulle natiche e poi lunghe le gambe fino ai piedi.
Una volta completato, lo feci girare ed iniziando sempre dal collo lo accarezzavo mettendoci tanta passione e scendendo lentamente agli addominali. In tutto questo mio gioco il cazzo di Tonino diventava sempre più grande e raggiungeva una forma abbastanza lunga e grosso.
Quando gli feci aprire le gambe e versando la crema sulla pancia per poi farla scendere all’inguine. Dopo ci che versai la crema sulle mie mani e prendendo il cazzo con le due mani incominciai a segarlo.
Tonino mi lasciò fare per qualche minuto, poi mi invitò a spogliarmi completamente.
Solo allora gli feci notare che sarebbe potuta entrare la mamma e vederci nudi avrebbe fatto brutti pensieri. Tonino mi fece l’occhiolini per farmi capire che la mamma era consenziente.
A quel punto si distese sul letto ed io inginocchiato davanti a lui gli leccavo l’asta in tutta la sua lunghezza e poi ingoiandolo per una buona parte. Talmente eccitato mi fermò e mi invitò a distendermi al suo fianco con la pancia sotto.
Salì sopra di me e con il cazzo tra le mani cercava il mio forellino per entrare. Non tardò molto che lo sentii dentro come un treno, avvertendo un forte dolore lo scongiuravo di toglierlo, ma lui non se ne frega per niente del mio dolore e continuava a martellare dentro dime. Non ci volle tempo prima che il dolore si tramutò in piacere e incominciai a muovermi per assecondarlo e fare entrare quel cazzo sempre più in fondo. Allargavo le gambe e lo scongiuravo di non fermarsi mi stava facendo impazzire dal piacere. Fu una goduria inimmaginabile e non mi ero reso conto della presenza della mamma a guardare la scena. Tutto mi sarei immaginato fuorché che essere sodomizzato era un qualcosa di indescrivibile.
Allo stremo, incominciò a sborrare come un dannato dentro di me ed essere inondato da un liquido fresco mi faceva gridare dal piacere.
Mentre ci stavamo rivestendo mi ritrovai la mamma difronte che aveva assistito a tutta la scena e con un tono affettuoso mi disse:
“Adesso ci vuole un caffè per calmarti, visto che ti è piaciuto tanto.”
Nunzia non mi procurava nessun imbarazzo anzi mi piaceva sentire una puttana in calore.
Erano trascorse diverse ore in loro compagnia e non volevo andar via perché la loro compagnia mi faceva stare proprio bene.
Tonino chiese alla Mamma di organizzare una festa come solo lei sapeva fare.
La mamma fu d’accordo sull’idea di Tonino e propose:
“Se proprio vogliamo fare la festa facciamola alla grande, inviteremo qualche amico che sicuramente sarebbe stato molto generoso e per l’occasione porterai anche Terry.”
Non potendo garantire la presenza di mia sorella, perché i nostri genitori non le davano troppo spazio di uscita gli confermai la mia presenza.
Se avevo capito bene volevano organizzare una serata con la presenza di altri uomini che erano disposti anche a pagare le nostre prestazioni, quindi le dicerie della piazza erano diventate realtà.
La sera, dopo aver cenato e rimasto solo con Terry le raccontai l’accaduto chiedendogli cosa ne pensasse.
Terry rispose che se avesse avuto la possibilità sarebbe venuta volentieri, perché vivere un’esperienza forte l’avrebbe fatta crescere sicuramente.
Ma questa era solo una fantasia perché i nostri genitori non gli l’avrebbero mai permesso di uscire per un’intera serata.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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